Bonus Ristrutturazioni 2023

Tra i lavori di riqualificazione rimane l’installazione di ascensori
Anno nuovo, vecchi bonus. O meglio, vecchi bonus ma rivisti alla luce delle esperienze passate.
Anche per il 2023 è infatti in vigore il bonus ristrutturazione edilizia, la cui scadenza al momento è fissata al 31 dicembre 2024. Nell’ultima manovra di fine 2022 non sono state inserite novità riguardo al meccanismo che, fondamentalmente, rimane uguale agli anni scorsi: detrazione fiscale al 50% fino alla soglia di 96mila euro per i lavori di riqualificazione edilizia e manutenzione straordinaria e ordinaria.
Bonus Ristrutturazioni 2023: come funziona?
Esattamente come per l’anno che da poco ci ha lasciati, anche nel 2023 il Bonus Ristrutturazioni prevede che chi fa lavori di ristrutturazione in casa può accedere a una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 96mila euro.
Si potrà usufruire del bonus in tre modi:
- detrazione,
- cessione del credito a terzi
- sconto in fattura.
Bonus Ristrutturazioni 2023: come si ottiene, date importanti e documenti
Nel caso in cui si scegliesse la detrazione, questa sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Il rimborso della metà delle spese sostenute, o di una parte in caso di superamento del limite, avviene con la compilazione della dichiarazione dei redditi, o con il 730 o con il modello Redditi Persone Fisiche.
Importante la data del 16 marzo dell’anno successivo a quello dello svolgimento dei lavori e del sostenimento delle spese. Per le spese sostenute nel 2022, per esempio, la scadenza per l’invio della comunicazione è fissato al 16 marzo 2023. Per le spese sostenute nel 2023 il termine è il 16 marzo 2024.
Per cessione del credito e sconto in fattura resta l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione di congruità dei prezzi.
Tra i documenti IMPORTANTI da non perdere assolutamente vi sono:
- domanda di accatastamento,
- ricevute di pagamento dell’imposta comunale Ici/Imu,
- delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori (per le parti comuni degli edifici residenziali) e tabella della ripartizione delle spese,
- dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori,
- concessioni, autorizzazioni o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con la data di inizio dei lavori e la compatibilità con le spese ammesse.
Bonus Ristrutturazioni 2023: cosa si può fare?
L’agevolazione è ammessa per:
- lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali.
- lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.
Tra i lavori nella categoria di riqualificazione ci sono:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento di servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande;
- rifacimento o costruzione di scale e rampe;
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
- interventi di bonifica dall’amianto;
- opere per evitare infortuni domestici e eliminazione delle barriere architettoniche;
- interventi finalizzati alla cablatura degli edifici;
- installazione di apparecchi di rilevazione di gas