Appena l’hai visto fare su e giù per le prime volte è stata come una festa. Te lo ricordi sin da bambino, quando ti era vietato di nascondertici dentro giocando a nascondino, poi ne hai provati tra i più svariati ogni volta che hai cambiato casa all’università. E girando l’Europa o il mondo hai conosciuto quelli velocissimi e quelli che “non vedevo l’ora di scendere, che paura!”. Poche cose come gli ascensori lasciano in noi un segno indelebile, un ricordo d’infanzia, di un avvenimento speciale, di un viaggio e di un incontro inaspettato. Certo è che da comodità assoluta può trasformarsi in un vero e proprio incubo quando, in attività oramai da anni, una necessità diviene fondamentale, l’ammodernamento.

Gli ascensori sono infatti studiati per durare nel tempo, e la tecnologia continua a lavorare sul lato della stabilità e sicurezza a lungo termine. Basti pensare che dai dati rilasciati da ANIE/AssoAscensori, in Italia il 60% degli ascensori ha più di 20 anni di onorato servizio. Arriva però il momento in cui problemi di affidabilità e sicurezza, così come nuove necessità estetiche o dovute alla necessità di abbattimento delle barriere architettoniche, ci portano inevitabilmente a pensare alla sostituzione totale o all’ammodernamento dell’ascensore.